I carabinieri di Torino hanno identificato gli autori dell’aggressione a Daisy Osakue, l’atleta italiana colpita all’occhio da un uovo lanciato da un’auto in corsa. Si tratta di tre ragazzi italiani residenti a Vinovo, La Loggia e Moncalieri, denunciati per lesioni e omissione di soccorso. Hanno agito “per goliardia”.
Si tratta della ‘banda delle uova’ e la conferma arriva proprio da uno dei fermati, un 19enne, figlio del titolare del Doblò dal quale i tre amici lanciavano gli oggetti contro le persone. Il giovane ha ammesso almeno 7 lanci di uova nell’arco di due mesi, e ha fatto i nomi dei due complici con cui, ha detto, lanciava le uova dall’auto per pura goliardia. Il veicolo è stato identificato grazie alle immagini catturate dalle telecamere degli esercizi commerciali e alle testimonianze di persone che hanno subito aggressioni simili nei giorni precedenti. Alcuni frame delle telecamere hanno consentito ai militari di identificare la targa del Doblò, intestato a un cittadino residente a Vinovo. Il veicolo, parcheggiato sotto l’abitazione del proprietario, aveva evidenti striature di residui d’uova sulla fiancata destra. L’uomo ha ammesso che il mezzo veniva utilizzato dal figlio 19enne. La confessione del ragazzo fa cadere ogni ipotesi di razzismo, già comunque smentita dagli inquirenti.