Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, è intervenuto sulla Tav alla Camera. In quanto alle grandi opere, ha detto, “il governo potrà agire una volta verificata l’utilità” dei singoli progetti e la loro sostenibilità, e potrà anche valutare “l’eventuale vantaggio e gli eventuali costi delle alternative ipotizzate, compresa quella di recedere dalla prosecuzione dell’opera“. Il ministro ha poi aggiunto che i risultati delle analisi costi-benefici saranno resi noti “nei prossimi mesi”.
Tav, Toninelli: “Valutare tutte le ipotesi, anche la recessione”
Non è d’accordo con il ministro Toninelli, il presidente della Regione Piemonte. “Trovo un po’ stucchevoli queste dichiarazioni di giornata sulla Tav – ha affermato Sergio Chiamparino – Non siamo di fronte alla costruzione di una rotonda di paese, con tutto il rispetto per le rotonde di paese, bensì alla più importante opera pubblica europea”. Chiamparino ha poi chiesto a Toninelli di rendere noto il modo in cui sta facendo l’analisi costi-benefici.
A proposito dei costi il governatore del Piemonte ha sottolineato che “il ministro Toninelli ha tutte le possibilità di verificare presso le strutture del dicastero di cui è pro-tempore ministro, nonché presso Rfi, sia la fondatezza sia le ragioni del differenziale di costo sulla rete alta velocità finora realizzata. Per quel che riguarda il tunnel di base Torino-Lyon – ha concluso – mi risultano previsioni di costi assolutamente in linea con quelli dei principali tunnel già realizzati o in corso di realizzazione sull’intero arco alpino”.