Sono stati rilasciati Jorit Agoch e gli altri due street artist fermati sabato dalla polizia israeliana a Betlemme. Lo ha reso noto Giuseppe Martusciello, il vicesindaco del Comune di Quarto, in provincia di Napoli, dove Jorit risiede con la famiglia. Da quanto si apprende, il rilascio dei tre giovani – Jorit, un altro italiano e un palestinese -, autori di un murales in omaggio alla liberazione dell’attivista palestinese Ahed Tamimi, è stato subordinato dalle autorità israeliane a un provvedimento di espulsione dal Paese.
È stata liberata, dopo otto mesi di detenzione, l’attivista 17enne Ahed Tamimi, divenuta un simbolo della lotta popolare palestinese contro l’occupazione israeliana. Lo riferisce l’agenzia di stampa palestinese Maan. “La resistenza continuerà finché l’occupazione non sarà stata rimossa”, ha detto la ragazza, condannata a reclusione da un tribunale militare, per aver schiaffeggiato nel dicembre scorso due militari israeliani che erano impegnati nel villaggio cisgiordano di Nebi Saleh.
La Farnesina ha seguito il caso dei due italiani fermati a Betlemme perché fra gli autori di un murales che rappresenta la giovane attivista palestinese, fino a stamattina ancora incarcerata.
La mamma di Jorit: “Sono felice”
Esulta la famiglia del writer Jorit. “Sono felice. Ho già parlato con Jorit attraverso il telefono dell’avvocato del consolato italiano che ha seguito la vicenda – dice la signora Jeannina, mamma del ragazzo, in una telefonata -. L’ho sentito contento e ha fatto anche una battuta. È provato dall’esperienza, ma non ha perso il buonumore che lo contraddistingue sempre”Il rimpatrio del giovane artista e dei compagni sarà organizzato dal consolato italiano nelle prossime ore.
L’appello del padre: “Aiutatemi a liberare mio figlio”
Luigi Cerullo – padre di Jorit, uno degli street artist fermati a Betlemme – ha lanciato un appello sui social per la liberazione del figlio. “Aiutatemi a liberare mio figlio”, ha scritto l’uomo in un post su Facebook, spiegando che il figlio è stato arrestato “come un criminale” mentre non è altro che un artista. Sempre su Facebook sottolinea: “Dietro quel muro è scomparso mio figlio ammanettato come un criminale. Dietro quel muro c’è il niente e la mia pazzia”.
Ahed Tamimi è tornata libera: il caso dei due writers italiani
Le forze di sicurezza israeliane hanno arrestato due cittadini italiani e un palestinese per il dipinto che rappresenta l’attivista palestinese Ahed Tamimi, sul muro di separazione nella zona di Betlemme. Lo ha fatto sapere l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina. Il murales voleva essere un omaggio al ritorno in libertà della ragazza, previsto, come di fatto accaduto, per domenica 29 luglio.
Lo street artist Jorit Agoch, di origini olandesi ma residente da alcuni anni nel comune flegreo di Quarto, in provincia di Napoli, è sospettato – insieme all’altro cittadino italiano e al palestinese – di aver “danneggiato ed imbrattato la Barriera di difesa nella zona di Betlemme“. Lo ha detto un portavoce della polizia israeliana. I tre erano stati arrestati ieri, ha aggiunto, “mentre avevano il volto coperto e disegnavano illegalmente sul muro. Quando gli agenti sono intervenuti, hanno tentato la fuga con un veicolo che è stato bloccato”.
“Dalla casa di questo martire io dico: la resistenza continuerà finché la occupazione sarà stata rimossa”, ha detto alla stampa, l’attivista Ahed Tamimi al suo ritorno nel villaggio cisgiordano di Nebi Salah. E ancora: ”Tutte le prigioniere in carcere sono forti, e ringrazio tutti quanti mi hanno sostenuto mentre io stessa ero incarcerata”
A seguire il caso dei due writers italiani, oltre alla Farnesina, anche il Consolato generale a Gerusalemme e l’Ambasciata d’Italia a Tel Aviv che, in contatto con le autorità locali e le famiglie, stanno cercando di prestare ogni possibile assistenza.
Il writers napoletano Jorit, rende noto l’arresto in un post sulla sua pagina Facebook lanciando un appello in cui chiede aiuto.
Foto dal profilo Facebook di Jorit