Matteo Berrettini brucia le tappe. Fino a mercoledì, l’azzurro non aveva mai raggiunto il quarto di finale di un torneo ATP. Quattro giorni dopo, in un susseguirsi di prime volte, il ventiduenne romano può festeggiare a Gstaad il primo titolo della sua carriera, destinata a un futuro particolarmente roseo. Nell’atto conclusivo del torneo sulla terra rossa svizzera, l’allievo di Vincenzo Santopadre ha battuto in due set un cliente ostico come Roberto Bautista Agut, ormai da anni a ridosso della Top Ten del ranking mondiale.
Una partita giocata ad altissimo livello da Berrettini, soprattutto sotto il piano della concentrazione e della tenuta mentale, dopo un primo set scivolato via rapidamente senza grandi occasioni di break. Al tiebreak, poi, in un susseguirsi di emozioni e di ace (addirittura 6), Matteo è riuscito a portare a casa il parziale per 11-9, indirizzando la partita sui binari a lui favorevoli.
Una vera e propria pioggia di ace, ben 17 a fine partita, quella fatta cadere da Berrettini, che domani sarà numero 54 del ranking, con la possibilità di entrare molto rapidamente in Top 50, già tra una settimana se dovesse riuscire a confermare la buona condizione di questi giorni a Kitzbuhel, dove al primo turno, però, affronterà un cliente ostico come Gilles Simon, che lo ha eliminato a Wimbledon qualche settimana fa.