Ancora guai giudiziari per Facebook e il suo amministratore delegato Mark Zuckerberg: è scattata la prima causa legale per il crollo in Borsa del 19%, che ha fatto evaporare circa 120 miliardi di dollari, sull’onda di risultati societari deludenti.
A depositare il ricorso presso il tribunale distrettuale di Manhattan è stato l’azionista James Kacouris che ha accusato il social media e il suo patron di aver diffuso dichiarazioni fuorvianti o non esaurienti sulla frenata dei ricavi, sul calo dei margini operativi e sulla fuga degli utenti. Il ricorso punta allo status di class-action, ovvero di causa collettiva, per danni non specificati. Facebook per ora non commenta.