Da Fca giurano che nessuno sapeva che Sergio Marchionne da oltre un anno stesse male, neanche i vertici. La notizia delle condizioni dell’ex manager sono state rese note dalla compagna Battezzato soltanto all’ultimo al presidente dell’azienda, John Elkann. Ha comunicato che per l’allora a.d. non ci sarebbe stato più nulla da fare. Elkann si era recato altre volte presso l’ospedale universitario di Zurigo, senza però poter apprendere nulla a causa della ferree restrizioni riguardo la privacy dei pazienti. È stata poi la Battezzato a parlargli di “elettroencefalogramma piatto” e una volta appresa la notizia, Elkann ha dunque convocato il Cda per la definizione della nuova squadra di manager.
L’indagine della Consob
Ma la Consob vuole vederci chiaro anche se sottolinea che “si tratta di verifiche di routine”, al momento non sarebbe emerso alcun segnale di irregolarità. L’indagine nasce dal fatto che Fca è quotata anche a Wall Street. L’organo di controllo ha ribadito, comunque, che tecnicamente “le società non sono tenute a rivelare problemi di salute dei dirigenti”. C’è chi ipotizza che Marchionne non ha voluto svelare le sue condizioni di salute poiché la malattia dell’ex a.d. avrebbe potuto influire sul prezzo delle azioni. E la domanda che i malpensanti si pongono è: decisione di Marchionne o di qualche vertice Fca?
Giura di non avere mai saputo nulla della malattia di Marchionne il manger Alfredo Altavilla, responsabile delle attività europee di Fca, che non ha mai nascosto le su ambizioni di assumere le redini del gruppo e ha lasciato Fca dopo la nomina di Mike Manley.