Da un lato il premier Giuseppe Conte e il M5S, dall’altro il ministro Salvini; crepe nel governo sull’ipotesi di blocco dell’alta velocità Torino-Lione? Per il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, intervenuto a Radio 24, “Occorre andare avanti, non tornare indietro”. E aggiunge: “C’è da fare l’analisi costi-benefici. L’opera serve o no, costa di più bloccarla o proseguire?”.
Poi il ministro commenta il dl dignità. “Qualunque decreto può e deve migliorare, e noi stiamo lavorando per farlo”, ha detto Salvini citando la reintroduzione dei voucher “che contrasta il lavoro nero e aiuta le imprese e i lavoratori in alcuni settori come agricoltura, commercio e turismo”.
Palazzo Chigi, però, dopo la netta presa di posizione di Salvini, precisa che nessuna decisione è ancora stata presa, e che al momento la questione Tav è in fase di istruttoria presso il ministro Toninelli. “La questione della Tav non è sul tavolo del governo, deciderà il ministro Toninelli quando incontrare il suo omologo francese. Ma sono tranquillissimo”, ha detto Luigi Di Maio, vicepremier e ministro dello Sviluppo, rispondendo ai cronisti sul tema della Tav, al termine del Consiglio dei ministri.
Caso Tav, lo scontro con la Francia
Il costo dell’annullamento dell’operazione sarebbe, secondo i Cinquestelle, “solo” di 800 milioni di euro di fondi da restituire all’Europa, ma il vero pericolo è quello di uno scontro a muso duro con la Francia, che potrebbe chiedere risarcimenti per la decisione italiana di bloccare i lavori.
“Stamattina – dice Stephane Guggino, delegato generale del comitato francese Transalpine, che promuove la Tav – siamo venuti a sapere delle posizioni italiane. Seguiamo la situazione con grande attenzione, ma onestamente facciamo fatica a vederci chiaro, perché c’è tanta confusione. Lunedì il ministro Toninelli dice che la Tav va migliorata, ora dicono che la vogliono bloccare. Mi chiedo come sia possibile cambiare idea così nel giro di 4 giorni“.
I 9 luoghi comuni sulla Tav di Beppe Grillo
Beppe Grillo rilancia con un tweet un post del suo blog del 13 dicembre 2005 sui 9 luoghi comuni sulla Tav. Grillo prende così posizione sul dibattito che in queste ore sta infiammando il governo. “Senza la Torino-Lyon il Piemonte sarebbe isolato dall’Europa; quest’opera fa bene all’economia, perché mette in moto capitali privati; la linea è quasi tutta in galleria. Che male fa?”, sono tre dei “luoghi comuni” a favore della Tav che Grillo si propone di confutare con il suo post e poi ancora argomenti come il rilancio dell’economia e la riduzione dei Tir nella Val Susa, con tanto di benefici sull’inquinamento.
I 9 Luoghi Comuni della #TAV #NoTav https://t.co/Eyek13PpNs
— Beppe Grillo (@beppe_grillo) 27 luglio 2018