A poco più di un mese dai primi impegni ufficiali alla guida della Nazionale (la Nations League che inizia a settembre), Roberto Mancini ha rilasciato alla Gazzetta dello Sport una lunga intervista, dal centro federale di Catanzaro. All’ordine del giorno, inevitabilmente, l’acquisto di Cristiano Ronaldo da parte della Juventus: “Il suo arrivo nel nostro campionato è sicuramente un bene per la Serie A. Dai campioni si impara sempre, i nostri giovani avranno la possibilità di migliorarsi affrontandolo da avversari o con il suo esempio in allenamento. Uno come lui è una benedizione, spero sia il primo di una lunga serie”.
Il nuovo gruppo ripartirà, per la prima volta in vent’anni, senza Gigi Buffon: “Gigi ha fatto la sua scelta e va rispettato. De Rossi invece si è messo a disposizione, e potrebbe essere il nuovo leader, la chioccia per i tanti ragazzi che dovranno crescere. Ripartiremo da un nucleo di 25-30 giocatori. Pirlo mio vice? Aspettiamo che sia ufficiale, sicuramente se vuole allenare sarebbe la strada giusta. E sarebbe importante anche per me averlo nel mio staff”.
Come al solito, non manca una domanda sul suo pupillo Mario Balotelli: “Ormai ha ventotto anni, non commette più gli errori di qualche anno fa. Nell’ultimo ritiro mi è sembrato un calciatore maturo e pronto, sa di poter tornare a essere decisivo come nel 2012, quando portò l’Italia in finale agli Europei”.