Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia del Ventaglio al Quirinale, parla a 360° affrontando i temi caldi, dall’immigrazione alla criminalità organizzata, quasi plaudendo all’operato del nuovo governo che con Matteo Salvini sta esprimendo la linea dura tanto annunciata in campagna elettorale . “Mi ha colpito un fatto di cronaca – ha detto Mattarella -. L’Italia non può somigliare a un far west dove un tale compra un fucile e spara dal balcone ferendo una bambina di un anno, rovinandone la salute e il futuro. Questa è barbarie e deve suscitare indignazione. L’Italia non diventerà, non può diventare preda di quel che con grande efficacia descrive Manzoni nei Promessi sposi a proposito degli untori della peste: ‘il buonsenso c’era ma stava nascosto per paura del senso comune’. La Repubblica vive dell’esercizio della responsabilità di ciascun cittadino”.
Poi si sofferma sul tema immigrazione. “Sessantacinque milioni di profughi nel mondo danno la misura di un fenomeno epocale. Tante volte l’Italia ha chiesto all’Ue responsabilità e – continua – leggiamo finalmente segnali positivi da parte di diversi Paesi dell’Unione. Passo dopo passo serve un piano di interventi dell’Unione per governare il fenomeno e non subirlo”. “L’Ue deve esprimere con vigore il suo ruolo su tutti i fronti aperti – ha poi sottolineato -. Viviamo un periodo di instabilità: o gli europei ritrovano le ragioni del rilancio dell’Unione o è prevedibile il declino del Continente”.
Poi un accenno agli organi di informazione. “La libertà di informazione e i diritti che vi sono collegati – e il sostegno, funzionale ad assicurarla in concreto – alimentano il circuito democratico”, ha sottolineato Mattarella. “La libera stampa è uno dei elementi che contrassegnano l’Europa e costituisce un suo grande contributo alla civiltà del mondo”, ha aggiunto. “Voi accompagnate, narrate, analizzate, criticate le vicende della vita politica e istituzionale e, in questo modo, contribuite alla sua qualità e al suo buon livello”, ha dichiarato. “Una vita politica e istituzionale che fosse priva di questa condizione sarebbe inevitabilmente distorta, e a rischio di involuzioni”. “L’abbondanza informativa, offerta dal web, è preziosa ma occorre evitare che, con essa, si riduca il livello dell’approfondimento e la capacità di stimolare riflessioni. Insomma – conclude Mattarella -, evitare che ne derivi una forma di povertà critica o di rifiuto del confronto con le altrui opinioni. Questo è il compito di quella che chiamiamo libera stampa, che ricomprende, ovviamente, anche l’informazione radio, tv e digitale”.
Immagine sito del Quirinale