Sensazionale scoperta da parte di alcuni ricercatori italiani. Utilizzando i dati del radar Marsis, a bordo della sonda europea Mars Express, avrebbero scoperto il grande lago sotterraneo scoperto su Marte. Esiste da molto tempo, ha acqua liquida, sali ed è protetto dai raggi cosmici: secondo gli autori della ricerca, sono elementi che potrebbero far pensare anche a una nicchia biologica.
Scoprire il lago marziano è stato possibile grazie alla lunga esperienza italiana nella ricerca sui laghi nascosti sotto i ghiacci di Antartide e Groenlandia, fino a capire che sono collegati fra loro da una rete di fiumi sotterranei, che non si può escludere possa esistere anche su Marte. “Abbiamo visto il lago marziano grazie ai radar capaci di penetrare con i loro segnali nel sottosuolo”, ha detto Elena Pettinelli che, nel Laboratorio di fisica applicata alla Terra e ai pianeti dell’università di Roma Tre, ha analizzato i dati inviati a Terra dal radar Marsis e selezionati dal gruppo di Roberto Orosei, dell’Istituto di Radioastronomia di Bologna dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e primo autore della ricerca che sulla rivista Science descrive il lago marziano.
La Pettinelli ha lavorato ai dati di Marsis con il suo gruppo di giovani ricercatori: Sebastian Lauro, Elisabetta Mattei, Barbara Cosciotti e Federico Di Paolo.