Nell’epoca dei social postare una foto può costare davvero tanto ma se lo scatto è di un sei volte campione olimpico di nuoto mentre si sottopone ad una trasfusione lo è molto di più, non solo dal punto di vista delle sanzioni che ne possono scaturire ma anche dell’immagine.
È il caso di Ryan Lochte che è stato squalificato per 14 mesi fino al luglio 2019 dall’Usada, l’Agenzia antidoping americana, per essersi sottoposto a una trasfusione intravenosa di vitamine superiore ai 100 ml in 12 ore senza la necessaria autorizzazione. È stato lo stesso 33enne statunitense a ‘provocare’ l’apertura dell’inchiesta pubblicando qualche mese fa una foto sui social mentre si stava sottoponendo alla trasfusione.
Lochte campione controverso
Lochte, che vanta anche tre argenti e tre bronzi olimpici, oltre a 18 ori mondiali in vasca lunga e 21 in vasca corta, dovrà saltare i Mondiali in programma dal 9 al 25 agosto 2019 a Gwangju in Corea del Sud. Ai Giochi del 2016 a Rio de Janeiro Lochte era stato sospeso per 10 mesi e multato per 100.000 dollari dal Comitato Olimpico del suo paese per aver denunciato una rapina mai avvenuta per nascondere un episodio di vandalismo di cui era stato protagonista insieme ad altri tre nuotatori del Team Usa.
Foto profilo Facebook Ryan Lochte