Cresce a dismisura il bilancio degli incendi divampati in due grandi foreste che lambiscono Atene. Al momento è di almeno 74 morti e oltre 550 feriti, ma il sindaco di Rafina, Evangelos Bournos, ha detto alla tv greca Skai di temere che le vittime possano essere oltre 100. “Sono almeno 1500 le case distrutte”, ha aggiunto il sindaco, sottolineando di non aver mai ricevuto alcun ordine di evacuazione dalle zone in fiamme.
Come riferito dalla Croce rossa, 26 corpi carbonizzati sono stati scoperti nel cortile di una villa a Mati, a 40 chilometri da Atene. Alcune delle vittime sono state trovate abbracciate l’una all’altra sulla spiaggia di Argyri a Mati. I corpi abbracciati, tra i quali quelli di bambini, giacevano a una trentina di metri dal mare, nelle vicinanze di un ristorante molto frequentato della spiaggia di Argyri. Nello stesso punto sono state trovate decina di automobili carbonizzate. Invece cinque persone che si erano gettate in mare per sfuggire agli incendi che li avevano circondati nei pressi di Rafina, a nord di Atene, sono state salvate da una nave traghetto. Tutte le cinque persone portate in salvo sono greche. La stessa tv ha riferito che navi militari sono state dislocate lungo le coste delle zone colpite da incendi, per evacuare via mare la gente intrappolata dai roghi.
Ad alimentare i roghi forti venti che soffiano a est e a nordovest della capitale mentre un’ondata di calore ha innalzato le temperature intorno ai 40 gradi. Le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza e chiesto l’aiuto dell’Unione Europea. Migliaia di persone sono in fuga mentre la macchina dei soccorsi è al lavoro.
Intanto sono in arrivo due Canadair dall’Italia, che dovrebbero essere già operativi da mercoledì. Sono state le autorità greche a richiedere un supporto per far fronte all’emergenza.
Un vasto incendio avanza a nordest di Atene, nei pressi di Penteli, muovendosi verso la città di Rafina. Nella vicina Mati la Guardia Costiera è stata costretta a intervenire per evacuare i turisti intrappolati sulla spiaggia. Un secondo incendio sta devastando le pinete in una zona a 50 chilometri a ovest di Atene. Il fumo denso, arrivato fin sulla capitale, ha costretto alla chiusura della principale autostrada di collegamento con il Peloponneso.
Sul campo sono stati dislocati centinaia di vigili del fuoco e decine di mezzi. Sette aerei anti-incendio e quattro elicotteri cercano di circoscrivere i roghi dall’alto. Ma non basta, e Atene chiede aiuto a Bruxelles. Il governatore dell’Attica, che ha proclamato lo stato di emergenza nella zona est e ovest, sta mettendo a disposizione bus e cisterne di acqua per aiutare a domare le fiamme. Secondo le autorità i roghi che stanno devastando le foreste che circondano Atene sarebbero di origine dolosa. Il portavoce del governo ha ricordato tra l’altro che ci sono stati “15 focolai simultanei su tre fronti diversi in Attica”, che hanno consigliato la richiesta di droni dagli Stati Uniti, “per osservare e rilevare qualsiasi attivita’ sospetta”. In considerazione della situazione, la presidenza della Repubblica ha annullato il ricevimento annuale previsto per oggi per commemorare il ritorno alla democrazia in Grecia nel luglio 1974. Il primo ministro Alexis Tsipras, da parte sua, è tornato in fretta da un viaggio in Bosnia per seguire le operazioni. Secondo Tsipras, “più di 600 vigili del fuoco” sono impegnati sugli incendi, alimentati da venti fino a più di 100 chilometri orari, in particolare a Mati e Kineta, a Ovest dell’Attica. Tsipras ha esortato le persone nelle aree ad alto rischio a “ricordare che il bene più prezioso è la vita” e a non cercare di proteggere la loro proprietà a costo della vita.
“Siamo pronti ad aiutare”, ha detto il ministro degli Esteri di Ankara Mevlut Cavusoglu in una telefonata all’omologo greco Nikos Kotzias. Non è chiaro tuttavia se Atene accetterà l’offerta. I due Paesi, divisi da una storica rivalità e protagonisti anche di tensioni recenti, avevano in passato cooperato in caso di disastri naturali, come nella cosiddetta ‘diplomazia dei terremoti’ del 1999.
“Incendi in Grecia: la Farnesina attraverso l’Unità di Crisi e l’Ambasciata ad Atene lavora per verifiche con le autorità locali ed assistenza ai connazionali”. Lo si legge in un tweet della Farnesina che diffonde anche un numero di emergenza da chiamare in caso di necessità: +390636225.
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