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Germania, Ozil lascia la nazionale: “Razzisti”. La Merkel lo difende

Un caso diplomatico. È quanto si sta rivelando l’addio di Mesut Özil dalla nazionale con effetto immediato, in seguito alle polemiche sollevate per il suo incontro con Recep Tayyip Erdogan a maggio. Il centrocampista dell’Arsenal, eliminato con la Germania nella fase a gironi del Mondiale, è stato oggetto di critiche per le sue prestazioni e per l’incontro con il presidente turco. Il giocatore, che ha origine turche, ha difeso le sue azioni in una lunga dichiarazione nella quale ha lanciato un attacco alla Dfb, la Federcalcio tedesca. “Il trattamento che ho ricevuto dalla DFB e da molti altri – ha spiegato Ozil – mi impedisce di indossare la maglia della nazionale tedesca. Mi sento indesiderato e penso a quello che ho ottenuto dal mio debutto in nazionale nel 2009 è stato dimenticato”.

Poi, facendo riferimento a Reinhard Grindel, presidente della federazione, il centrocampista ha aggiunto: “Alle persone con atteggiamento razzialmente discriminatorio non dovrebbe essere permesso di lavorare nella più grande federazione calcistica del mondo. Atteggiamenti come i loro semplicemente non riflettono i giocatori che rappresentano. Agli occhi di Grindel e dei suoi sostenitori, io sono tedesco quando vinciamo, ma io sono un immigrato quando perdiamo“. “È con un cuore pesante e dopo molte considerazioni che – ha aggiunto – a causa degli eventi recenti, non giocherò più per la Germania percependo questo sentimento di razzismo e mancanza di rispetto”.

La replica di Uli Hoeness

Secca la replica del presidente del Bayern Monaco, Uli Hoeness, intervistato da Bild: “Sono contento che il fantasma abbia chiuso. Sono anni che gioca da schifo, ha vinto l’ultimo uno contro uno prima del Mondiale 2014 e nasconde il suo rendimento penoso dietro ciò che ha generato la sua foto con Erdogan. Ogni volta che abbiamo giocato contro l’Arsenal abbiamo vinto perché lui era il punto debole. Brilla solo quando gioca contro San Marino”.

La difesa della Merkel

E sul caso è intervenuta anche la cancelliera tedesca, Angela Merkel. “La cancelliera è molto affezionata a Ozil”, ha dichiarato Ulrike Demmer, portavoce della Merkel. “È un calciatore che ha fatto molto per la nazionale, ha preso una decisione che deve essere rispettata”, ha concluso.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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