Sono trascorsi 26 anni da quando un’autobomba uccise, a Palermo, il giudice Paolo Borsellino e 5 agenti della sua scorta. Insieme a quella di Borsellino, vennero spezzate le vite di Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. La città ricorda il magistrato con tante iniziative a partire dalle ore 9 in via D’Amelio. Alle 16:58, momento della strage, il consueto minuto di silenzio, infine le commemorazioni.
Soltanto 57 giorni hanno separato la strage di via D’Amelio da quella di Capaci, in cui morirono il giudice – e grande amico di Borsellino – Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e, anche questa volta, 3 agenti di scorta: Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo.
La nipotina di Borsellino ha scritto un pensiero per il nonno. – “Caro nonno mi dispiace per il 19 luglio 1992. Certo se tu fossi vivo avresti capito quanto ti coccolerei. Ti voglio bene. La tua nipotina Fiammetta Borsellino”. Il messaggio della piccola – figlia di Manfredi Borsellino, secondogenito del giudice – è stato letto da Don Cosimo Scordato alla fine della messa in memoria di Paolo Borsellino. Il messaggio era accompagnato da un disegno che raffigurava un grande cuore.
Ancora tanti misteri attorno alla strage di via D’Amelio, l’appello del premier per il raggiungimento della verità “Paolo Borsellino, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Cosina e Claudio Traina. Coltiviamo la loro memoria nella lotta quotidiana alle mafie. La ricerca della verità su Via D’Amelio è un dovere per l’Italia che crede nel loro esempio e nell’onestà #19luglio”. Lo ha scritto su twitter il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, partecipa alla commemorazione del giudice Borsellino e in un intervento afferma che non bisogna “smettere di cercare la verità” attorno ad un evento ancora avvolto da tanti misteri. “Borsellino era un giudice esemplare – ha aggiunto Mattarella -: probo, riservato, coraggioso e determinato”, con Giovanni Falcone “è diventato il simbolo dell’Italia che combatte e non si arrende di fronte alla criminalità organizzata”.
“Ancora oggi -ha ricordato il presidente della Repubblica – sono vivi il ricordo e la commozione per il vile attentato, in cui persero la vita il giudice Borsellino e gli agenti Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Claudio Traina”. Sergio Mattarella ha poi sottolineato come le sue inchieste abbiano “costituito delle pietre miliari nella lotta alla mafia in Sicilia“.
A inizio giornata, una messa in memoria delle vittime della strage di via D’Amelio, celebrata dal parroco Don Vito Scordato. Nella chiesa di San Francesco Saverio, a Palermo, erano presenti Fiammetta, Lucia e Manfredi Borsellino, figli del giudice Paolo, i nipoti e, tra gli altri, anche il questore di Palermo Renato Cortese, il prefetto Antonella De Miro e il sottosegretario agli Interni Stefano Candiani.
Tante le iniziative in memoria del giudice Paolo Borsellino e della strage in cui, insieme a lui, morirono 5 agenti della sua scorta. Nella mattinata, bambini di diversi quartieri di Palermo si ritroveranno in via D’Amelio per animarla con la manifestazione “Coloriamo via D’Amelio”; al Parco Uditore vengono piantati alberi in ricordo delle vittime della strage.
A partire dalle 15:o0 sono previsti una serie di interventi, in via D’Amelio, che culmineranno alle 16:58, orario in cui con un minuto di silenzio si ricorderà il momento esatto della strage che riaprì la profonda ferita inferta al cuore della città 57 giorni prima. Alle 18 la presentazione del libro “La Repubblica delle Stragi” con gli interventi di Salvatore Borsellino, fratello del giudice, Roberto Scarpinato, Giovanni Spinosa, Fabio Repici e Giuseppe Lo Bianco.
Alle 17.30, la cerimonia di ricordo delle vittime con deposizione di corone di alloro sulla lapide commemorativa, nel Reparto Scorte della Questura, in presenta di Franco Gabrielli, capo della polizia. Alle 18, sulla piazza d’Armi della caserma “Pietro Lungaro”, Monsignor Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo, officia una santa messa in ricordo dei caduti in via D’Amelio.
Alle 19.30 sarà trasmesso in via D’Amelio un video dal titolo “Nuove ipotesi sul furto dell’Agenda Rossa di Paolo Borsellino”, che mostrerà del materiale inedito. Alle 22,va in scena “Le parole rubate”, di Gery Palazzotto e Salvo Palazzolo, interpretato da Gigi Borruso con le musiche di Marco Betta, Fabio Lannino e Diego Spitaleri.
Il teatro antico di Segesta, invece, ricorderà il giudice e la scorta con “Jaco – tributo a Jaco Pastorius. Concerto in ricordo di Paolo Borsellino”. Primo appuntamento della nuova stagione del Calatafimi Segesta Festival – Dionisiache 2018.