Terrore a Padova nella notte. Sono stati sparati 5 colpi di pistola contro la casa del giornalista del Gazzettino Ario Gervasutti, in zona Chiesanuova. Tre dei colpi hanno raggiunto la camera da letto dei figli che dà sulla strada. Svegliato di soprassalto, il giornalista ha prima messo al sicuro la famiglia e poi ha chiamato i carabinieri.
Durante tutta la notte, la Scientifica ha effettuato rilievi, la strada è stata chiusa e sono partite le indagini. In casa sono stati rinvenuti tre proiettili nella camera in cui dormivano i figli di Gervasutti, altri due proiettili hanno colpito un muro esterno della casa.
“È un episodio gravissimo, che va condannato senza se e senza ma – ha commentato il presidente del Veneto, Luca Zaia – acuito dal fatto che la minaccia contro un giornalista significa di conseguenza un attacco contro opinioni ed idee. La mia piena e completa solidarietà al cronista Ario Gervasutti e naturalmente alla sua famiglia”.
“Mi auguro che i responsabili siamo presto identificati ed assicurati alla Giustizia – ha detto Zaia -. Sono intollerabili fatti del genere che purtroppo riportano alla mente anni bui della nostra Repubblica. A Gervasutti e alla sua famiglia la vicinanza mia e delle istituzioni della Regione del Veneto”.
Anche il sindacato dei giornalisti del Veneto si è espresso con parole dure.:”Quei cinque colpi di pistola contro la casa di Gervasutti, già ex direttore del Giornale di Vicenza e ora nell’ufficio centrale del Gazzettino, rappresentano un attacco inaccettabile non solo a un giornalista che ha sempre dimostrato di avere la schiena dritta ma anche a tutta la categoria che da tempo è nel mirino di chi vuole impedire la libertà di informazione“.