Il gesto di tenere in mano una sigaretta, il momento condiviso con gli amici, la situazione di relax che può generare. Fumare è anche questo e spesso sono le sensazioni positive provate all’interno di un gruppo a sedurre gli ex fumatori. Il recupero del vizio può equivalere anche al riscatto sociale, al ritrovamento di quel senso di appartenenza e di inclusione sociale che sembravano perduti.
A dimostrarlo lo studio condotto dall’Università dell’East Anglia, nel Regno Unito, pubblicato sul Journal of Substance Use. Ad essere indagati con questa ricerca gli aspetti psicologici dell’essere fumatore e dello smettere di fumare simile a una ‘perdita’.
Lo studio sugli aspetti psicologici del fumo
Nello studio sono stati coinvolti 43 partecipanti che hanno raccontato la loro esperienza di fumatori, i vari tentativi di smettere di fumare e le ricadute. E’ stato poi preso in esame un campione di 23 persone che hanno fornito maggiori dettagli.
Dall’analisi delle risposte è emerso che le eventuali ricadute si possono associare il più delle volte a reazioni emotive dell’ex fumatore che sente di avere perso la sua identità sociale, le relazioni createsi all’interno del gruppo e l’approvazione proveniente dall’ambiente sociale di appartenenza. Questo vale soprattutto tra gli adolescenti che imparano a fumare nella ricerca di accettazione.
Come riporta Ansa e commenta Caitlin Notley, autrice principale della ricerca “Quando le persone tentano di smettere di fumare ciò che stanno realmente facendo è tentare di seppellire parte della loro vecchia identità e riconfigurarne una nuova. Può essere difficile”.