Nel caso di uno stupro di gruppo, se la vittima è ubriaca per aver assunto volontariamente alcol, alla pena non può essere aggiunta l’aggravante. Lo ha stabilito la Cassazione rinviando a nuovo processo un caso di stupro di gruppo, commesso da due 50enni. Vittima in questo caso una donna che era andata a cena con i due, ubriacandosi: la donna aveva poi riferito, una volta in ospedale, di non ricordare molto dell’accaduto. I due uomini erano stati assolti in primo grado, ma in secondo grado erano stati condannati a tre anni.
La sentenza ha trovato già il disappunto di una parte della politica. “Sul corpo e sulla vita delle donne la cultura, soprattutto quella giuridica, non avanza di un passo, anzi. La sentenza della Cassazione ci porta in dietro di decenni. È una sentenza che rischia di vanificare anni di battaglie” dice in una nota Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico.