Finita la caccia all’uomo: Zakaria Safri, un marocchino di 38 anni ha confessato si aver ucciso in via Pantano, a Pesaro, Sabrina Milipiero, di 52 anni, per una frase offensiva che gli ha fatto perdere il controllo. La donna è morta dissanguata dopo una coltellata alla gola. L’uomo faceva parte della decina su cui si erano concentrati gli investigatori e per tutta la notte aveva negato di avere responsabilità nell’omicidio. Soltanto stamattina, il marocchino si è deciso a confessare davanti al pm Silvia Cecchi e agli investigatori della Squadra Mobile pesarese.
Zakaria Safri si trova in carcere e ha raccontato di avere agito sotto l’effetto della cocaina, presa ben due volte. L’uomo ha confessato tutto agli inquirenti.
Donna uccisa a Pesaro, un marocchino ha confessato
Gli investigatori arrivati all’uomo tramite l’analisi dei tabulati telefonici del cellulare della vittima. Esclusi parenti e emici più stretti, da dieci giorni a questa parte le chiamate più frequenti avvenivano con il marocchino, già noto alla sezione antidroga della polizia di Pesaro Urbino ma senza alcuna condanna a carico. Sembra che l’uomo frequentasse spesso la casa di Sabrina Milipiero, che quindi gli ha aperto la porta senza problemi. Secondo gli inquirenti si è trattato di un omicidio per futili motivi.
Sabrina Milipiero, separata da anni dal marito con il quale ha mantenuto buoni rapporti, era commessa in un supermercato e conduceva una vita tranquilla. Il corpo della donna con il volto tumefatto e in una pozza di sangue, è stato trovato dal figlio di 24anni, passato a casa della madre per un saluto intorno alle 12 di sabato. Nella sua abitazione, gli investigatori non hanno trovato segni di effrazione e sembra che prima di essere uccisa con una violenta coltellata al collo che l’ha dissanguata, Sabrina Milipiero sia stata violentemente picchiata dal marocchino.
L‘auto della donna, una Daewoo Matiz nera, è stata trovata dalla polizia qualche ora dopo l’omicidio, in un quartiere di Pesaro a circa 2 chilometri di distanza dal luogo del delitto. L’auto e la casa di Sabrina Milipiero sono state analizzate dalla polizia, in cerca di eventuali tracce lasciate dall’assassino, ma non si sa ancora se nell’abitazione manchino oggetti di valore.