L’avrebbe convinta a seguirlo in una stanza inutilizzata del reparto, costringendola ad un rapporto sessuale. È questa l’accusa mossa contro un infermiere 40enne di Macerata che, nel corso dell’interrogatorio sostenuto davanti agli agenti della polizia, avrebbe negato ogni addebito.
A denunciare la presunta violenza è stata proprio la vittima, una donna di 30 anni sul cui corpo sono stati rintracciati dei segni di violenza. La direzione ospedaliera ha immediatamente allertato la Squadra Mobile che è intervenuta sul luogo, attivando la procedura per i reati di genere. L’uomo dovrebbe essere interrogato nelle prossime ore dal magistrato.
Lo stupro di Macerata e il caso di Manerba
Ma non è il solo caso di violenze emerso oggi. Una turista danese ha infatti dichiarato di essere stata violentata fuori da un locale a Manerba, nel Bresciano. La minorenne in vacanza ha raccontato di essere stata abusata da un gruppo composto da 4 persone. I presunti responsabili sarebbero stati ripresi dalle telecamere installate in un parcheggio.
La giovane 17enne, in vacanza con la famiglia in un camping sul Garda, è stata portata in ospedale da altri ragazzi di passaggio all’esterno del locale. La Procura di Brescia ha aperto un fascicolo per il reato di violenza sessuale.