“Io credo che se il presidente è intervenuto bisogna rispettare le sue decisioni“. A sorpresa il vicepremier Luigi Di Maio si allinea al presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenuto ieri nella vicenda dei migranti soccorsi dal mercantile Vos Thalassa e poi recuperati dalla nave Diciotti della Guardia costiera.
Mattarella, infatti, ha ribaltato il “no” allo sbarco dato inizialmente dal ministro dell’Interno Matteo Salvini. I 67 migranti a bordo della Diciotti sono sbarcati giovedì sera solo dopo la conclusione di una prima parte delle indagini sulle presunte minacce da parte di due migranti che non volevano essere consegnati alla Guardia costiera libica.
Il Colle, preoccupato per la sorte delle persone a bordo tra cui donne e bambini, ha contattato il premier Conte che poco dopo ha annunciato lo sbarco. I due migranti, presunti autori delle minacce, sono stati indagati. Ma la linea dura di Matteo Salvini non cambia.
“Sulla Diciotti andrò fino in fondo, fino a quando qualcuno non verrà assicurato alla giustizia”, ha detto il ministro dell’Interno sottolineando di essere “pronto a fare di tutto per difendere la sicurezza degli italiani“. “Quello che sto facendo è bloccare partenze, sbarchi e morti”, ha poi concluso.
“Hanno raccontato che non c’è stata alcuna violenza a bordo del mercantile che li ha soccorsi – spiega l’interprete – Avevano solo paura di tornare in Libia, erano davvero spaventati, ma nessuna forte agitazione. Probabilmente c’è stato solo un problema di lingua perché nessuno di loro parla inglese”. L’operatrice di Unicef/InterSos rivela che molti di loro quando hanno capito che la nave dirigeva verso la costa hanno cominciato a urlare “No Libia, no Libia…”.
E a quel punto molti di loro “sarebbero stati pronti a gettarsi in mare e morire, piuttosto che ritornare a terra”. “Ho parlato con donne e bambini ma nessuno ha parlato di minacce o di aggressioni. Tutto, mi hanno detto, è durato 5 al massimo 10 minuti. Poi sono stati rassicurati e tutto è finito. Il viaggio è stato lungo, ma tranquillo”. L’equipaggio avrebbe però detto di essersi sentito minacciato gravemente quando i migranti hanno scoperto che la nave li stava riportando indietro. Secondo il racconto del comandante avrebbero spintonato il primo ufficiale.