Dopo una sola, deludente stagione, Carmelo Anthony è destinato a lasciare gli Oklahoma City Thunder. L’ala statunitense, tre volte oro olimpico con Team USA, ha un contratto troppo pesante per le tasche di OKC, già ben oltre il tetto salariale e in piena luxury tax, e pertanto sembra in procinto di essere scambiato a una squadra disposta ad assorbirne il salario, per poi tagliarlo.
A quel punto, per Melo si profila un doppio scenario da free agent: andare a caccia di un anello – impresa molto difficile – con gli Houston Rockets del duo Chris Paul-James Harden o concludere la carriera in una franchigia meno motivata a vincere subito come i Miami Heat, dove potrebbe firmare insieme a un suo vecchio amico, Dwyane Wade. Sembra molto remota, invece, la possibilità di vedere Anthony con la canotta gialloviola dei Los Angeles Lakers, nonostante LeBron stia spingendo ritrovare uno dei componenti dell’equipaggio della mitica “Banana Boat”.
Del tutto immobilizzato, invece, il mercato dei free agent, vista la scarsa disponibilità di spazio salariale per gran parte delle franchigie, destinate a cercare accordi annuali o contratti flessibili per evitare di compromettere il proprio futuro.