Si chiude ai quarti di finale il sogno di confermare il titolo di Wimbledon per Roger Federer. Nella sfida con il sudafricano Kevin Anderson sul campo 1, per la prima volta in questa edizione del torneo londinese dopo quattro turni giocati sul centrale, il detentore del trofeo dei Championships si è visto rimontare due set di vantaggio dall’avversario, perdendo 13 – 11 al quinto al termine di una maratona di oltre quattro ore di gioco.
Una partita che sembrava ampiamente in controllo per Federer, dopo aver portato a casa i primi due parziali, e arrivando a match point nel terzo, prima che però subentrassero cronici problemi col dritto, troppo spesso fuori misura, di fronte a un rivale, numero 8 del ranking ATP, impeccabile nei propri game al servizio, in cui ha concesso veramente pochissimo all’otto volte campione sull’erba londinese.
Nel quinto set, poi, una volta arrivati nei game a oltranza, è stata una continua lotta di nervi. A cedere per primo è stato lo svizzero, che con un doppio fallo (il primo della partita) e un dritto in rete, ha consentito al rivale di servire per il match. Per Anderson si tratta della vittoria più importante della carriera, con la possibilità di giocare domenica la seconda finale slam della sua vita, considerando che in semifinale affronterà un rivale comunque alla portata, sia esso Milos Raonic o John Isner.
Nell’altra sfida già conclusa, Novak Djokovic ha conquistato il ritorno alle semifinali battendo in quattro set Kei Nishikori. Una partita complicata per il serbo, specialmente nella sua fase centrale, quando ha perso il secondo parziale e ha rischiato di andar sotto nel terzo. Dopo aver salvato tre palle break, però, l’ex numero 1 del mondo ha ritrovato fiducia, minando le certezze dell’avversario. Da lì in poi, strada in discesa per Nole, che si è imposto con il punteggio finale di 6-3 3-6 6-2 6-2.