Il progetto “Aiuto anch’io“, approvato dalla giunta del sindaco di Genova Marco Bucci, non ha avuto gli effetti sperati. Nata per coinvolgere nella stagione estiva i richiedenti asilo politico e i rifugiati, ospiti nella città ligure, in attività di supporto degli anziani soli, l’idea della giunta sembra non abbia colto la soddisfazione della Lega, ma che abbia invece provocato indigazione.
L’accordo prevede che i migranti, affiancati da diverse associazioni, assistano circa tremila persone già individuate in attività come spostamenti, compere e consegna di farmaci.
Per la Lega si tratta di “atto di razzismo al contrario“. “Dare una corsia preferenziale a richiedenti asilo – ha detto Lorella Fontana, capogruppo del Carroccio in municipio – che quindi non hanno ancora ottenuto un riconoscimento di status di rifugiato, è un grave errore, un atto di razzismo al contrario nei confronti dei tanti giovani e meno giovani genovesi disoccupati che potrebbero essere impiegati nell’assistenza dei nostri anziani durante la stagione estiva”.
Più moderato Giovanni Toti, presidente della Regione: “Penso che non sia il tema più grave e più urgente dell’estate. Io ho inteso distinguere le responsabilità, la Regione, come entità istituzionale, è giusto che non intervenga in un dibattito squisitamente politico che riguarda altri. La delibera comunale era stata approvata all’unanimità in giunta e quindi, immagino ci fosse l’accordo tra le forze politiche”.