Il mercato NBA, dopo le prime giornate particolarmente intense in cui è stata spesa la gran parte dei soldi a disposizione delle franchigie che vanno a caccia degli obiettivi più importanti, si trova adesso in una situazione di stallo, con gli agenti che cercano di strappare ricchi contratti, ma trovano dall’altra parte il muro eretto dalle varie dirigenze, alla ricerca di affari che pesino poco sulle casse ed evitano di finire in luxury tax.
Una mossa interessante è sicuramente quella messa a segno dai Milwaukee Bucks, che hanno rinforzato il frontcourt con la firma di Brook Lopez, un lungo che offrirà soluzioni in più e consentirà di crescere con meno pressioni a Thon Maker, il freak australiano sul quale nel Wisconsin puntano fortissimo.
Quasi al completo, invece, la squadra dei sogni dei Golden State Warriors, che si sono assicurati un uomo d’esperienza per la panchina in Jonas Jerebko, reduce da una buona stagione agli Utah Jazz. Tanti i pezzi ancora da collocare, da Clint Capela (per il quale i Rockets sembrano pronti a pareggiare ogni offerta) a Isiah Thomas, caduto in declino nel giro di una stagione.
Tutto da scrivere, invece, il futuro di Carmelo Anthony, destinato a lasciare gli Oklahoma City Thunder prima della scadenza del suo ricco contratto. In caso di taglio – con stretch provision del contratto, spalmato sulle prossime stagioni – i Los Angeles Lakers dell’amico LeBron James farebbero sicuramente un tentativo, mentre sembrano più freddi quest’anno gli Houston Rockets, che dodici mesi fa avevano fatto di tutto per strapparlo alla concorrenza di OKC.