Dati sempre più allarmanti quelli diffusi dall’Istat: in Italia la popolazione a rischio di povertà o esclusione sociale è pari al 30%, ovvero oltre 18 milioni di persone. Un numero in aumento rispetto all’anno precedente.
Le disparità regionali, spiega il rapporto dell’Istat, sono “molto ampie” e nel Mezzogiorno dove è a rischio di povertà o esclusione sociale quasi la metà degli individui (46,9%), contro uno ogni cinque del Nord (19,4%).
Migliorano invece i dati sull’istruzione. Il tasso di abbandono scolastico precoce è infatti sceso, nel 2016, al 13,8%, rimanendo pressappoco invariato nel 2017. Permangono però consistenti differenze territoriali a svantaggio del Mezzogiorno. In Italia la quota di ragazzi 15enni che non raggiungono la sufficienza in lettura è del 21% (19,5% nel 2012), mentre si attesta al 23,3% in matematica e scienze (rispettivamente 24,6% e 18,7% nel 2012) in leggero peggioramento rispetto ai tre anni precedenti. La quota di popolazione di 30-34 anni che ha completato l’istruzione terziaria raggiunge il 26,9% in Italia nel 2017.