Dopo che si sono ormai accasati i principali nomi di questa free agency, in attesa di conoscere il destino di Kawhi Leonard, sempre più separato in casa ai San Antonio Spurs, il mercato NBA procede con delle operazioni di contorno, che tuttavia possono rivelarsi fondamentali, a lungo andare, per le sorti di una franchigia. I Washington Wizards sono stati i protagonisti della giornata di ieri, firmando due giocatori di grande esperienza come Dwight Howard e Jeff Green con contratti annuali che complessivamente peseranno 7 milioni sulle casse societarie.
Insomma, mosse che permetteranno, insieme allo scambio Gortat-Rivers, alla franchigia del distretto della capitale federale di rinforzare finalmente la panchina, storico tallone d’Achille nelle ultime stagioni. Tutta da verificare, però, la chimica di spogliatoio, dove già John Wall e Bradley Beal restano due dal carattere difficile, e ai quali si è aggiunta la personalità spiccata dell’ex Superman Howard, uno non troppo noto per farsi benvolere dai compagni.
Viste le difficoltà per arrivare a Leonard, i Philadelphia 76ers hanno invece deciso di tagliare la testa al toro, e assorbire il contratto in scadenza di Wilson Chandler, insieme a una seconda scelta futura dei Nuggets (2021) e al diritto di scambiare scelte nel 2022 al secondo giro. Una mossa che consente ai Sixers di avere subito uno swingman pronto a contribuire nel breve termine, e a Denver di ridurre un po’ la pressione della luxury tax, dovuta ai rinnovi milionari di Jokic e Barton.
Due rinnovi per Utah, decisa a mantenere il nucleo dello scorso anno, che ha ufficializzato di aver rifirmato Raul Neto (biennale) e Dante Exum, chiamato in questo suo secondo contratto NBA a confermare le premesse che avevano accompagnato il suo ingresso nella lega, fino a questo momento in parte disattese.