Incredibilmente, senza Zlatan Ibrahimovic la Svezia vola. La nazionale scandinava, negli ottavi di finale dei Mondiali di Russia 2018, ha superato la Svizzera grazie a un gol di Forsberg a metà ripresa, con una partita di grande attenzione e intelligenza, per sopperire alla differenza di tasso tecnico con gli elvetici.
Petkovic cambia ancora il centravanti, schierando Josip Drmic dopo aver testato Gavranovic e Seferovic durante la fase a gironi, mentre dall’altra parte Andersson conferma la coppia Toivonen-Berg, fondamentale per il grande lavoro di supporto al resto della squadra.
La Svezia approccia la partita in maniera circospetta, con due linee di giocatori molto abbottonate e la coppia di giganti Berg-Toivonen a tenere palla sui lanci lunghi per far salire la squadra. Gli uomini di Petkovic, dal canto loro, attaccano soprattutto sulle corsie laterali, dove spingono Lang e Rodriguez in sovrapposizione agli esterni offensivi. Sui cross, però, raramente Drmic riesce ad avere la meglio sui centraloni svedesi Lindelof e Granqvist, forti di un enorme vantaggio fisico.
Gli scandinavi, sornioni, sporgono la testa in avanti solo di tanto in tanto, ma riescono a rendersi pericolosi in due occasioni nel giro di pochi minuti: prima Berg sparacchia a lato da buona posizione, poi è un incomprensione tra Sommer e Djourou a portare al tiro Forsberg, murato dalla difesa. La grande chance, però, arriva sul finale della prima frazione di gioco, quando Ekdal, pescato perfettamente sul secondo palo dal cross di Lustig, non trova un buon impatto col pallone, scegliendo la soluzione di piede rispetto al più comodo colpo di testa, e spreca malamente.
La ripresa parte sulla stessa lunghezza d’onda, con il possesso palla sterile sulle corsie degli svizzeri e le ripartenze fulminee della Svezia. Su una di queste, a metà secondo tempo, arriva il gol degli uomini di Andersson: Forsberg, di gran lunga il migliore in campo, calcia dal limite dell’area un tiro apparentemente innocuo, che però incrocia la gamba di Akanji e beffa irrimediabilmente Sommer.
Da lì in poi, la Svizzera si rovescia in avanti alla disperata, anche con i cambi di Petkovic, che inserisce Embolo e Seferovic per Zuber e Dzemaili. L’attaccante esterno dello Schalke vuole dimostrare qualcosa e si fa subito vedere in area, ma sul suo colpo di testa Forsberg fa buona guardia sulla linea di porta, salvando il risultato. Visto lo spavento, la Svezia tira i remi in barca, con l’ingresso in campo di due terzini, e blinda l’area della porta difesa da Olsen.
C’è tempo, nel recupero, per l’espulsione del terzino svizzero Lang per un fallo alla disperata da ultimo uomo su Olsson lanciato a rete, e la Svezia conquista una qualificazione ai quarti che mancava da ventiquattro anni, quando la squadra dei vari Larsson, Andersson e Brolin raggiunse le semifinali.
TABELLINO
SVEZIA – SVIZZERA 1 – 0
SVEZIA (4-4-2): Olsen; Lustig (dal 36′ s.t. Krafth), Lindelof, Granqvist, Augustinsson; Claesson, Svensson, Ekdal, Forsberg (dal 35′ s.t. Olsson); Toivonen, Berg (dal 45′ s.t. Kiese Thelin). CT: Andersson.
SVIZZERA (4-2-3-1): Sommer; Lang, Djourou, Akanji, Rodriguez; Behrami, Xhaka; Shaqiri, Dzemaili (dal 28′ s.t. Seferovic), Zuber (dal 27′ s.t. Embolo); Gavranovic. CT: Petkovic.
Arbitro: Skomina (SLV).
Marcatori: 21′ s.t. Forsberg (SVE).
Note: ammoniti Lustig (SVE), Behrami (SVI), Xhaka (SVI). Espulso Lang (SVI).