A venti minuti dalla fine, il Belgio aveva un piede e mezzo sul volo di ritorno dalla Russia, dopo esser finito in svantaggio di due reti nell’ottavo di finale con il Giappone, lanciato dalle reti di Haraguchi e Inui a inizio ripresa. Da lì in poi, però, Roberto Martinez ha azzeccato tutte le mosse, inserendo Fellaini e Chadli. Dopo il gol di Vertonghen, che ha accorciato le distanze, sono stati proprio i nuovi entrati a ribaltare il risultato, con il colpo decisivo dell’ex Tottenham al quarto minuto di recupero.
Inizialmente, il commissario tecnico del Belgio si era affidato ai suoi titolarissimi, con il recupero di capitan Kompany al centro della difesa, mentre il suo omologo Nishino confermava l’assetto delle ultime partite, con lo scatenato Inui nella batteria di tre trequartisti alle spalle di Osako.
I Diavoli Rossi partono su ritmi controllati, faticando a trovare il varco giusto per pungere la coppia centrale composta da Yoshida e Shoji. La prima situazione interessante arriva al quarto d’ora, quando Carrasco subisce un contrasto di Sakai all’interno dell’area, ma prosegue l’azione invece di cadere a terra per un sicuro rigore. Il ritmo si fa più alto, ma Lukaku è spesso impacciato al momento di girarsi e calciare verso la porta, dopo un girone da finalizzatore letale. Paradossalmente, dopo un primo tempo silente, poco prima dell’intervallo arriva l’occasionissima giapponese, complice un’uscita goffa di Courtois, che salva prima di realizzare una frittata clamorosa.
Si tratta, però, del preludio alla raffica del Sol Levante: il Giappone a inizio ripresa trova due reti nel giro di pochi minuti, prima con Haraguchi, che buca il portiere belga dopo un intervento a vuoto di Vertonghen, e con lo scatenato Inui, il migliore dei suoi in questa spedizione russa, autore di un gran destro dopo l’assist illuminante di Kagawa. Nel mezzo la reazione belga era stata affidata a Hazard, il cui tentativo, però, si era infranto sul palo.
Nel momento di maggiore difficoltà dei suoi, Martinez trova il doppio cambio in grado di risolvere la partita: fuori Mertens e Carrasco, dentro Fellaini e Chadli. Sulla carta sembrano due sostituzioni quasi conservatrici, ma il tempo dimostra la bontà delle scelte del CT: Vertonghen trova il pari in maniera fortunosa, beffando Kawashima, poi è proprio Fellaini a svettare in area per il suo classico colpo di testa, che vale il momentaneo pareggio.
Il finale è un assedio belga, con Lukaku che fallisce ancora l’appuntamento con il gol, ma è Honda ad andare più vicino alla rete del 3-2, calciando sull’esterno della rete a pochi minuti dal suo ingresso in campo. Gol sbagliato, gol subito, e in pieno recupero, sulla ripartenza generata da un corner giapponese, Chadli appoggia in rete da pochi passi, dopo un intelligente velo di Lukaku, per la gioia di un’intera nazione. Con il Brasile, però, sarà necessario qualcosa di più per gli uomini di Martinez.
TABELLINO
BELGIO-GIAPPONE 3 – 2
BELGIO (3-4-2-1): Courtois; Alderweireld, Kompany, Vertonghen; Meunier, Witsel, De Bruyne, Carrasco (dal 20′ s.t. Chadli); Mertens (dal 20′ s.t. Fellaini), Hazard; Lukaku. CT: Martinez.
GIAPPONE (4-2-3-1): Kawashima; Sakai, Yoshida, Shoji, Nagatomo; Hasebe, Shibasaki (dal 35′ s.t. Yamaguchi); Haraguchi (dal 35′ s.t. Honda), Kagawa, Inui; Osako. CT: Nishino.
Marcatori: 3′ s.t. Haraguchi (G), 7′ s.t. Inui (G), 25′ s.t. Vertonghen (B), 30′ s.t. Fellaini (B), 45’+4 s.t. Chadli (B).
Arbitro: Diedhou (SEN).
Note: ammonito Shibasaki (G).