Continua a far parlare di sé la gestione europea dei flussi di migranti che arrivano a centinaia ogni giorno. Se il direttore di Frontex è soddisfatto della “fine dell’ingenuità” in Ue, ostaggio morale dei gruppi di criminali che si arricchiscono sulle spalle dei migranti, la Commissione europea punta proprio sull’aspetto umanitario e ribadisce il suo “no” ai rimpatri in Libia, “È contro i nostri valori”, ha affermato il portavoce Natasha Bertaud.
Migranti, Ue: “No ai rimpatri verso la Libia”
È proprio all’aspetto umanitario che sembra guardare l’Europa. “Non ci saranno mai dei rimpatri dell’Ue verso la Libia o navi europee che rimandano i migranti in Libia – ha detto la portavoce della Commissione europea per la migrazione, Natasha Bertaud -. Questo è contro i nostri valori, il diritto internazionale e quello europeo. Siamo ben al corrente della situazione inumana per molti migranti in Libia. L’Onu è al lavoro per migliorare le loro condizioni, e c’è un meccanismo di transito d’urgenza, per evacuare queste persone dalla Libia”.
Migranti, Frontex: “Finita l’ingenuità dell’Ue”
Fabrice Leggeri, direttore esecutivo di Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, ha detto all’emittente francese Cnews che nelle conclusioni del vertice Ue sulla questione migranti vede “una certa fermezza e la fine di una certa ingenuità”. “Per molto tempo – ha spiegato Leggeri – si è guardato soprattutto all’aspetto umanitario, e non a quello dei gruppi criminali che si arricchivano su questa miseria umana, prendendo in ostaggio morale l’Europa“.