Andres Manuel Lopez Obrador, noto in patria come Amlo, è il nuovo presidente del Messico. Secondo l’autorità elettorale, il nazionalista di sinistra ha ottenuto il 53% dei voti: “Oggi è un giorno storico“, ha esultato. Fra i primi a congratularsi con il nuovo capo dello Stato, il presidente uscente Enrique Pena Nieto, che gli ha augurato ogni successo “per il bene del Messico”. “Sono sicuro che tutti i messicani auspicano una presidenza di successo”, ha scritto in un messaggio, in cui ha dato conto di una telefonata con Lopez Obrador.
Messico, Obrador eletto presidente
L’elezione del leader di centro-sinistra del movimento Morena è stata salutata anche da un tweet del presidente americano Donald Trump: “Sono ansiosissimo di poter lavorare con lui. C’è molto che può essere fatto per beneficiare a Stati Uniti e Messico!”. Dietro di Amlo, Ricardo Anaya (Pan-Prd) chiude sopra al 22%. Josè Antonio Meade (Pri) non va oltre il 15,7 ed il 16,3%.
L’affluenza alle urne è stata fra il 62,9 ed il 63,8% degli aventi diritto. Obrador ha pronunciato un primo discorso in cui ha invitato i messicani alla riconciliazione. La coalizione da lui guidata (Juntos Haremos Historia) “non punta a costruire una dittatura, per cui i cambiamenti promessi avverranno in base all’ordine istituzionale esistente”. Lopez Obrador ha infine garantito “libertà di espressione, imprenditoriale e religiosa” ed ha ribadito il primato dei diritti consacrati nella Costituzione.
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