Esiste un limite biologico? A che età ci si può considerare “salvi”? È vero che più si diventa vecchi più aumenta il rischio di morte? Non è proprio così e a dimostrarlo è uno studio italiano pubblicato sulla rivista Science e condotto dall’università Sapienza di Roma, in collaborazione con quelle di Roma Tre, Berkeley e Southern Denmark e con l’Istat.
La ricerca, riportata dall’ANSA, spiega infatti che una volta superati i 105 anni, il rischio di morte si stabilizza e rimane costante.
Per lo studio i ricercatori italiani si sono basati sui dati relativi a quasi 4 milioni di italiani che hanno superato i 100 anni di età: la ricerca ha dimostrato che il rischio di morte aumenta prima di arrivare agli 80 anni e diminuisce considerevolmente dopo aver superato i 105. Lo studio ha dimostrato inoltre che vi è un aumento della longevità dell’uomo.