Sarà la Croazia l’avversaria della Russia nei quarti di finale dei Mondiali 2018. Come i padroni di casa, anche la formazione balcanica si è imposta ai rigori sulla Danimarca, grazie alle tre parate del portiere Subasic.
Pronti, via e sono subito fuochi d’artificio: nel giro di quattro minuti, infatti, arrivano due gol, uno per parte, ad accendere la gara. Il primo, il più veloce di questi Mondiali, lo firma dopo un minuto Matthias Zanka Jorgensen, sugli sviluppi di un fallo laterale; il secondo, invece, è di Mario Mandzukic, che toglie subito le castagne dal fuoco per la formazione croata, anche lui in mischia. Gli uomini di Dalic ritrovano fiducia, e spingono a caccia del gol del vantaggio, ma Perisic svirgola da pochi passi. In chiusura di primo tempo, invece, arriva la grande chance danese con Eriksen, il cui pallonetto si stampa sull’incrocio dei pali, a Subasic battuto.
La ripresa, aperta dalla sostituzione di Haraide che inserisce Schøne, centrocampista di ruolo, al posto del difensore centrale adattato in mediana Christensen, scivola via senza particolari emozioni. Il centrocampo danese, infatti, toglie i rifornimenti a Modric e, complice la serata opaca di Perisic e Rakitic, ha buon gioco nel controllare il possesso del pallone, mantenendo i ritmi bassi e tentando ogni tanto la sortita sulla destra con un Poulsen molto ispirato.
Inevitabilmente, nonostante i tentativi dei due CT di cambiare le carte in tavola con le sostituzioni, si va ai supplementari, che alla Croazia evocano i fantasmi di Euro 2016, quando un gol di Quaresma eliminò i lanciatissimi balcanici. Dalic, forse anche per paura, inserisce Badelj al posto di Mandzukic, come a certificare la volontà croata di arrivare ai calci di rigore.
La sorte, però, è dalla sua parte, e Rebic guadagna il calcio di rigore che vale la qualificazione, per fallo di Jorgensen. Modric, con il pallone della partita sul suo piede destro, non riesce a spiazzare Schmeichel, che para la conclusione del 10 croato e mantiene vive le speranze dei suoi.
Si va, dunque, ai rigori. Eriksen si fa ipnotizzare da Subasic, Badelj lo imita. Da lì in poi, arrivano quattro trasformazioni perfette, fin quando Schøne non calcia male, a mezza altezza, consentendo la parata al portiere croato. Ancora una volta, però, l’inerzia della partita cambia, e Pivaric vede il proprio rigore parato da un ottimo Schmeichel. Subasic, allora, si trasforma in Superman e para anche su Nicolai Jorgensen, dando a Rakitic il match point: il centrocampista del Barcellona non tradisce, e manda la Croazia ai quarti.
TABELLINO
CROAZIA – DANIMARCA 4 – 3 d.c.r. (1 – 1 d.t.s.)
CROAZIA (4-2-3-1): Subasic; Vrsaljko, Lovren, Vida, Strinic (dal 36′ s.t. Pivaric); Brozovic (dal 26′ s.t. Kovacic), Rakitic; Rebic, Modric, Perisic (dal 7′ p.t.s. Kramaric); Mandzukic (dal 3′ s.t.s. Badelj). CT: Dalic.
DANIMARCA (4-3-3): Schmeichel; Knudsen, Kjaer, M. Jorgensen, Dalsgaard; Eriksen, Christensen (dal 1′ s.t. Schøne), Delaney (dal 9′ s.t. Khron Dehli); Poulsen, Cornelius (dal 21′ s.t. N. Jorgensen), Braithwaite (dal 1′ s.t.s. Sisto). CT: Hareide.
Arbitro: Pitana (ARG).
Marcatori: 1′ p.t. Jorgensen (D), 4′ p.t. Mandzukic (C).
Note: ammonito Jorgensen (D). Al 10′ s.t.s. Modric (C) sbaglia un rigore.
Sequenza rigori: Eriksen (D) parato, Badelj (C) parato, Kjaer (D) gol, Kramaric (C) gol, Khron-Dehli (D) gol, Modric (C) gol, Schøne (D) parato, Pivaric (C) parato, N. Jorgensen (D) parato, Rakitic (C) gol.