La questione “migranti” spacca in due anche il Governo tedesco. Il ministro dell’Interno, Horst Seehofer, ha respinto la proposta della cancelliera di inviare i migranti registrati in altri Paesi nei centri ‘Anker’, ovvero centri con obbligo di dimora. “Un accordo con l’Italia non era possibile e dopo Praga e Budapest, anche Varsavia hanno detto no a nuovi accordi per prendere richiedenti asilo da altri Stati europei”.
Secondo fonti presenti alla seduta del presidio della Csu che si è tenuta a Monaco, il ministro Seehofer è molto critico sugli esiti del vertice europeo e riterrebbe i risultati non “equivalenti” alla misura dei respingimenti immediati al confine, che vorrebbe eseguire in Germania. “L’Italia vuole prima ottenere una riduzione dei migranti che arrivano in quel Paese – ribadisce la Merkel – Il premier ha detto che hanno l’impressione di essere stati a lungo piantati in asso”.
La cancelliera ha quindi sottolineato che “al momento” un accordo non fosse possibile con Roma, e che certamente “bisogna continuare a dialogare” su questo. “Ci saranno oggi importanti riunioni. Prima di queste non posso anticipare il risultato. Io farò di tutto quello che posso, in modo che ci siano risultati nella Cdu e nella Csu. Abbiamo fatto molto per questo accordo in Europa. Non sono certo rimasta seduta zitta nell’angolo. Su questo potete stare tranquilli”, ha aggiunto la Merkel.
“Mi dispiace degli equivoci, non abbiamo stipulato degli accordi, ma vi è uno scambio a livello politico”, ha affermato la cancelliera rispondendo a Budapest Varsavia e Praga che smentiscono gli accordi sui respingimenti più veloci.