“Ti brucio vivo bastardo islamico. Ti posso anche ammazzare, adesso che è andato su Salvini“. A proferire queste parole cariche di odio, insulti e minacce è stato un imprenditore trentino nei confronti di un giovane lavoratore originario del Marocco che chiedeva al suo principale di poter restare a casa per malattia.
Le registrazioni audio, effettuate dallo stesso giovane, sono state portate come prova alla Cgil del Trentino e alle forze dell’ordine per sporgere denuncia. S., uno dei due fratelli titolari dell’azienda, avrebbe inveito su A., il lavoratore: “Islamico di me..”, “Che muoia tutta la tua razza”. A tali ingiurie il lavoratore non avrebbe mai risposto a tono: “Signore, non sto bene“.
Ma S. secondo quanto riporta il Corriere del Trentino, avrebbe proseguito: “Cos’è che c’hai? Il tuo ramadam? Vedrai che ti mando Casapound, sai cos’è Casapound a Trento? Per rapirti ti bruciamo vivo. Stai attento, stai attento che ti mangiamo“.
Dopo la conversazione, il lavoratore ha chiesto aiuto alla Cgil che gli ha suggerito di dimettersi per giusta causa e di denunciare il suo aguzzino: “L’ audio registrato dal lavoratore, assunto con un contratto da metalmeccanico, è agghiacciante – dichiara il suo legale – Da un lato, la rabbia. Dall’altra, una voce tremante”.