A Wimbledon c’è ancora spazio per le tradizioni. Ai Championships restano legati ai metodi di una volta, anche nelle piccole cose: per esempio il sorteggio dei tabelloni, ancora effettuato manualmente e senza l’ausilio del computer. Questa mattina, alle 10 locali, è stato effettuato quello del torneo maschile, che come al solito ha presentato delle sfide particolarmente interessanti già al primo turno.
I big
Procedendo con ordine, la testa di serie numero 1 e campione uscente Roger Federer se la vedrà con Dusan Lajovic, già sconfitto in tre set lo scorso anno sulla strada verso l’ottavo titolo a Wimbledon. Rafa Nadal, invece, debutterà sull’erba, dopo aver saltato a piedi pari i tornei di preparazione, contro l’indiano Dudi Sela. Debutto da prendere con le pinze per Novak Djokovic, con lo statunitense Sandgren. In generale, sorride Federer, che nella sua metà di tabellone ha il solo Cilic, mentre dall’alto lato saranno Kyrgios, Nadal, Djokovic, Zverev e Murray i principali candidati a un posto in finale. Da non sottovalutare, per lo svizzero, i possibili incroci con Coric e Kevin Anderson.
Le sfide più interessanti
Tutta da seguire la sfida tra Stan Wawrinka e Grigor Dimitrov, probabilmente la più interessante di tutto il primo turno, ma anche il beniamino di casa Murray contro Paire e Medvedev con Coric sapranno sicuramente regalare grandi emozioni agli appassionati. Sarà subito derby francese, invece, tra Gael Monfils e Richard Gasquet, che quest’anno sull’erba ha vinto il torneo di St. Hertongenbosch.
Gli azzurri
E gli italiani? Il più atteso degli otto (record storico per il tennis azzurro), dopo la semifinale del Roland Garros, è Marco Cecchinato, che sfiderà il rampante australiano Alex De Minaur, un brutto cliente sull’erba. Fabio Fognini affronta Taro Daniel, mentre è andata peggio al lucky loser Sonego e a Berrettini, che se la vedranno con gli americani Fritz e Sock. Specialisti del verde anche per Travaglia e Fabbiano, sorteggiati contro Millman e Bhambri, i più esperti Seppi e Lorenzi sfidano Smith e Djere.