La Germania campione del mondo in carica, per la prima volta nella sua storia, è uscita dal Mondiale nella fase a gironi. Il commissario tecnico Loew, passato dall’altare brasiliano del successo nel 2014 alla polvere russa del 2018, valuta le dimissioni, ma ha richiesto alla federazione un po’ di tempo per decidere sul suo futuro, visto anche un contratto che lo lega alla Mannschaft fino al 2022, prolungato proprio alla vigilia della fallimentare spedizione di Russia.
La difesa di Bierhoff
A esprimersi in sua difesa, da parte della Federcalcio tedesca, una vecchia conoscenza del nostro calcio: Oliver Bierhoff, ex attaccante di Ascoli, Udinese, Milan e Chievo, e attuale team manager della Germania. Queste le sue parole: “La sua situazione è la stessa alla fine di ogni grande torneo, vinto o meno. Non gli si può chiedere di prendere una decisione così importante a caldo, è giusto che ci pensi su. A lui la scelta”.
Fine di un ciclo?
Bierhoff ha detto la sua anche sul ciclo tedesco, probabilmente giunto a conclusione per molti dei protagonisti degli ultimi anni: “Dopo eliminazioni come questa è facile abbandonarsi allo sconforto, ma smaltiremo la delusione in tempi brevi e saremo pronti per tirarci su le maniche e ripartire, migliorando ciò che abbiamo sbagliato in Russia”. Il nucleo che vinse gli Europei Under 21 del 2009, migrando poi in massa verso la nazionale maggiore, sembra tuttavia ormai privo di stimoli e indietro sul piano fisico, basti pensare ai vari Hummels, Khedira, Ozil, tutti molto deludenti nel girone mondiale.