Grillo: “Aboliamo le elezioni popolari e si sorteggi chi andrà in Parlamento”

di Redazione

» Politica » Grillo: “Aboliamo le elezioni popolari e si sorteggi chi andrà in Parlamento”

Grillo: “Aboliamo le elezioni popolari e si sorteggi chi andrà in Parlamento”

| giovedì 28 Giugno 2018 - 13:52

L’ultima battuta di Beppe Grillo è davvero forte, una provocazione, senza dubbio, che fa discutere. Per il comico, il sistema parlamentare fondato sulle elezioni popolari “è rotto, non funziona. Perché allora non cambiare e scegliere le persone che andranno in Parlamento sorteggiandole?”. Per uscire dall’impasse, afferma il leader M5s, “io un’idea ce l’ho: il suo nome tecnico è sortition. Il nome comune è selezione casuale”.

La proposta di Beppe Grillo

Grillo illustra poi il progetto agli attivisti del movimento: “L’intuizione è di un certo Brett Hennig ed è molto semplice: selezioniamo le persone a sorte e le mettiamo in Parlamento. Sembra assurdo, ma pensateci un attimo. La selezione dovrebbe essere equa e rappresentativa del Paese. Il 50% sarebbero donne. Molti sarebbero giovani, alcuni vecchi, altri ricchi, ma la maggior parte di loro sarebbero gente comune. Sarebbe un microcosmo della società”.

Tuttavia, ha continuato, “ci sarebbe un importante effetto collaterale: se sostituissimo le elezioni con il sorteggio e rendessimo il nostro Parlamento veramente rappresentativo della società, significherebbe la fine dei politici e della politica come l`abbiamo sempre pensata. Non è così pazza come idea. La selezione casuale è stata un elemento chiave del modo in cui si è svolta la democrazia nell’antica Atene”.

Grillo spiega la ‘demarchia’ che era un concetto fondante della civiltà classica. “Anche Aristotele – sottolinea -, nella sua Retorica, definisce la democrazia stessa come la forma in cui si estraggono a sorte i rappresentanti”. “Selezionavano a caso i cittadini per occupare la maggior parte dei loro posti politici. Sapevano che le elezioni erano dispositivi aristocratici. Sapevano che i politici di carriera erano una cosa da evitare. E penso che ora sappiamo anche noi queste cose. Ma più interessante dell’antico uso della selezione casuale è la sua moderna rinascita”.

“La riscoperta della legittimità della selezione casuale in politica è diventata – continua Grillo – così comune negli ultimi tempi, che ci sono semplicemente troppi esempi di cui parlare. Certo, so bene che se provate a chiedere chi è d’accordo troverete molti pareri sfavorevoli. Ma vi dico un fatto sorprendente. Funziona”.

Edizioni Si24 s.r.l.
Aut. del tribunale di Palermo n.20 del 27/11/2013
Direttore responsabile: Maria Pia Ferlazzo
Editore: Edizioni Si24 s.r.l.
P.I. n. 06398130820