La condanna a morte per Noura Hussein è stata annullata da una corte d’appello sudanese. La giovane donna era stata condannata a maggio per aver ucciso il marito, mentre lei, costretta a sposarsi a 16 anni, sosteneva di essere stata stuprata dall’uomo. La sentenza di morte è stata sostituita da una condanna a 5 anni di prigione e una multa.
Spose bambine, annullata la pena di morte per Noura Hussein
La pena detentiva per Noura Hussein decorre dalla data del suo arresto per omicidio nel maggio 2017. La giovane donna, inoltre, è condannata a pagare una multa di 337.500 sterline sudanesi, pari a 12mila dollari. La condanna di Noura aveva suscitato indignazione e fatto partire una campagna dal nome “Justice for Noura” a favore della giovane donna e di tutte le spose bambine costrette a subire abusi.
Secondo quanto riferisce Amnesty International, Noura era stata costretta a sposarsi all’età di 16 anni e quando si rifiutò di consumare il matrimonio, il marito chiamò due fratelli e un cugino per farsi aiutare a stuprarla. Era il maggio 2017. Al secondo tentativo di violenza, Noura pugnalò a morte l’uomo.
Uno spiraglio si speranza per la legge del Sudan. Nel paese africano, la legge consente il matrimonio con bambine di età superiore ai 10 anni e l’Onu ha già sollecitato il governo a modificare le sue leggi per rendere la violenza domestica e lo stupro coniugale dei crimini. Il vicedirettore regionale di Amnesty International, Seif Magango, ha infatti dichiarato che questa decisione del tribunale “dovrebbe ora portare a una revisione delle leggi e far sì che Noura Hussein sia l’ultima persona costretta a sopportare una simile prova”.