Continuano i guai giudiziari per Maurizio Zamparini, nell’ambito dell’indagine per falso in bilancio, autoriciclaggio, riciclaggio per quanto riguarda i bilanci del Palermo, per cui sono indagati, oltre al proprietario ed ex presidente rosanero, altre cinque persone. Al sequestro preventivo dal valore complessivo di un milione di euro effettuato nei giorni scorsi, ne ha fatto seguito stamattina un altro, per un controvalore che ammonta a 100 mila euro rispetto alla sua partecipazione al capitale sociale del club, non essendo state trovate somme sui sui conti correnti personali.
Le mosse per eludere il fisco
Il Gip ha disposto il sequestro mirato alla confisca del profitto dei reati di sottrazione fraudolenta al pagamento dell’imposte e autoriciclaggio, nonché di illecito amministrativo a vantaggio della società, simulando dei finanziamenti a favore della MEPAL s.p.a., flussi di denaro che vedevano una restituzione solo in situazioni di necessità per il Palermo calcio, evitando così che venissero effettuati pignoramenti nei confronti di Zamparini da parte dell’erario, che vanta crediti per decine di milioni di euro. Il patron, inoltre, si sarebbe fatto accreditare bonifici relativi a crediti personali su un conto corrente privato presso una banca svizzera, sempre al fine di eludere l’Agenzia delle Entrate.