Il Parlamento polacco ha riformato la legge sull’Olocausto cancellando la norma che prevedeva pene fino a tre anni per chi attribuisse i crimini del Terzo Reich alla Polonia. La riforma della controversa legge, approvata a gennaio, è stata presentata a sorpresa su iniziativa del premier Mateusz Morawiecki e sottoposta ai parlamentari in una seduta straordinaria del Sejm. “Vogliamo venire incontro alla realtà internazionale”, ha affermato.