Cristina Cattafesta, l’italiana bloccata ieri durante un controllo in Turchia, è stata liberata e lo ha annunciato lei stessa. “Sono libera, me la sono cavata con poco: una notte in carcere, dove sono stata trattata benissimo”. Ha rischiato un’accusa di propaganda a favore del Pkk curdo. “Hanno montato un caso per niente”, ha aggiunto Cattafesta. La donna si trovava nella provincia di Batman, nel Sud-Est a maggioranza curda, per svolgere attività di osservazione elettorale per l’Hdp, quando è stata fermata dalla polizia.
Turchia, italiana in stato di fermo
Non risulta formalizzata alcuna contestazione nei suoi confronti ma secondo quanto riportano fonti locali, le autorità stanno indagando sul materiale trovato all’interno del computer di Cristina Cattafesta. Anche le autorità italiane seguono il caso. “Aspetto la decisione dell’ufficio immigrazione. Mi diranno se verrò espulsa subito oppure se, semplicemente, non potrò rientrare nella regione di Batman”.