Il tribunale di Roma accusa i Comuni di Roma e Torino che hanno registrato come legittimi genitori i componenti di coppie omosessuali, trascrivendo i documenti provenienti dall’esteso senza eseguire prima alcuna istruttoria interna. Sembrerebbe che in questo modo sia stata interpretata in maniera troppo ampia la legge Cirinnà sulle unioni civili.
Tribunale di Roma contro i genitori omosessuali
La Procura di Roma ha attivato una procedura che viene utilizzata raramente ma che permette di portare davanti ad un tribunale civile coloro che applicano male una legge, creando un danno di pubblico interesse. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, i pm della Capitale intendono impugnare la trascrizione omogenitoriale ottenuta nei rispettivi comuni da due coppie, composte una da due uomini e una da due donne. I figli di queste coppie omosessuali sono nati all’estero e gli uffici anagrafe di appartenenza hanno registrato gli atti di nascita che li indicano come genitori, in totale, di 5 bambini.
Il caso ha attirato anche l’attenzione della Cassazione. A causa della disomogeneità di trattamento della questione, i giudici supremi si stanno occupando di una trascrizione avvenuta a Trento di una coppia di papà che hanno avuto in figlio a Ontario. Per la loro decisione si deve attendere il prossimo autunno.