Gesto di ignobile crudeltà ad Albaredo per San Marco in provincia di Sondrio, in Valtellina. Due anni cani sono stati bruciati vivi nella loro cuccia perché probabilmente hanno infastidito qualcuno abbaiando. La proprietaria dei due cani, Marzia Tarabini, al risveglio domenica mattina si è trovata davanti una scena raccapricciante: il recinto e la cuccia di Lea e Bobo era completamente incenerita con all’interno i resti dei due poveri animali.
La proprietaria ha deciso di denunciare l’accaduto con un post su Instagram scrivendo:
[blockquote]Pensi che le persone abbiano un’anima, un cuore, una coscienza. Nonostante le atrocità quotidiane nel mondo, alla fine tu sei convinto che nel tuo piccolo certe cose non succederanno. Poi ti svegli una domenica mattina e scopri dolorosamente che una mano ancora ignota, ma certamente ignobile, durante la notte ha volontariamente bruciato vive due creature che hanno commesso un unico errore: abbaiare[/blockquote]
Intanto i carabinieri indagano per individuare l’identità dei responsabili. Sulla loro testa pende una taglia di 5mila euro.
“Troppa omertà su tante cose, troppa vigliaccheria“, ha commentato Patrizio Del Nero, sindaco del piccolo centro in Valtellina. “E’ l’ennesima, inaccettabile storia di ordinaria crudeltà contro i nostri amici fratelli senza voce”, ha aggiunto Rinaldo Sidoli, responsabile centro studi del Movimento Animalista, presieduto da Michela Vittoria Brambilla.
Foto da Facebook