Continuano gli strascichi della tesissima partita di ieri sera tra Svizzera e Serbia, valevole per il secondo turno del gruppo E nei Mondiali di Russia 2018. A scatenare le polemiche, nell’immediato dopopartita, sono state le esultanze dopo i gol elvetici di Xhaka e Shaqiri, che hanno entrambi mimato l’aquila albanese, essendo entrambi figli di emigrati, generando subito nervosismo in campo, con un Kolarov furente per l’accaduto.
Nell’intervista al termine del match, lo svizzero Stephan Lichtsteiner ha giustificato così alla TV italiana il comportamento dei suoi compagni: “I serbi li avevano provocati negli ultimi due tre-giorni, hanno fatto bene ad esultare così. Le botte si danno e si prendono, per me non c’è problema se loro esultano in questo modo. Si tratta di una guerra durissima per molti dei loro genitori, giusto sfogare la rabbia”.
Pressato dai network inglesi, invece, Shaqiri ha cercato di glissare sull’argomento: “Non voglio parlarne adesso, ci sono state tante emozioni contrastanti in campo. Ero solo felice, ora non è il momento di parlarne”.
La Svizzera, dopo aver totalizzato quattro punti nelle prime due partite del gruppo E, è a un passo dalla qualificazione, che andrà certificata nell’ultima sfida con il Costa Rica. La Serbia, invece, sarà chiamata a sconfiggere il Brasile per ottenere il pass per gli ottavi.