Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Istat, un italiano su tre teme di vivere in una zona a rischio di criminalità. Il dato, che si riferisce al biennio 2015-2016, è in aumento dell’11,9% rispetto all’ultima rilevazione. Di contro, diminuiscono le persone preoccupate di subire uno scippo (-6,3%), una rapina (-7,1%), un furto d’auto (-6,7%) e uno stupro (-14%). Rimane stabile, invece, il 60,2% dei cittadini con il timore di subire furti in casa.
I cittadini che si sentono poco sicuri ad uscire da soli la sera ammontano al 27,6%, di questi il 38% ha mutato le proprie abitudini a causa di queste paure. Il senso di sicurezza delle donne è superiore rispetto a quello degli uomini, nonostante ciò, il 36,6% delle donne – a fronte dell’8,5% degli uomini – non esce di sera per paura, il restante 35,3%, invece, – contro il 19,3% degli uomini – si sente insicuro ad uscire da solo di sera. Profili simili sono stati riscontrati anche tra gli anziani.
La fiducia nell’azione di controllo delle forze dell’ordine è in calo. Il 46,4% dei cittadini italiani ha dato parere negativo, dato in peggioramento rispetto al precedente 38,4%. Coloro che vivono in centri di piccole dimensioni, invece, hanno espresso giudizi più positivi. Il 55% degli intervistati ritiene che le forze dell’ordine dovrebbero transitare più spesso nelle strade, il 44,2% che dovrebbero essere più presenti sul territorio, soprattutto nelle zone a rischio (20,5%) e di notte (20,3%). Le regioni in cui la paura e il senso di insicurezza sono più marcati sono Lazio, Lombardia, Campania e Puglia.