Volano parole al vetriolo tra lo scrittore Roberto Saviano e il ministro dell’Interno Matteo Salvini. A scatenare il feroce botta e risposta è la proposta del leader leghista di operare una stretta sulle scorte, compresa quella di Saviano: “Saranno le istituzioni competenti a valutare se corra qualche rischio, anche perché mi pare che passi molto tempo all’estero – attacca Salvini – Valuteranno come si spendono i soldi degli italiani. Gli mando un bacione”.
Intervenuto ad Agorà su Rai Tre, Salvini poi insiste: “Siamo il Paese europeo che sta dando più cittadinanze in assoluto, ma Saviano lo ignora. Allargare ulteriormente la concessione di cittadinanze sarebbe il caos. Non spetta a me scegliere, chi di competenza valuterà. Io dico solo che l’Italia ha il record europeo di servizi di scorta e vigilanza, non dipendono da me le scelte su simpatia o antipatia”. Insomma, “verificheremo tutti i servizi di vigilanza, sono quasi 600 e occupano circa duemila uomini delle forze dell’ordine”.
Ma la risposta di Saviano, accorata e durissima, non si è fatta attendere: “L’Italia è il Paese occidentale con più giornalisti sotto scorta perché ha le organizzazioni criminali più potenti del mondo, ma Matteo Salvini, ministro degli Interni, invece di contrastare le mafie, minaccia di ridurre al silenzio chi le racconta. #MinistrodellaMalavita“, ha scritto su Twitter allegando un video dal titolo ‘Le mafie minacciano. Salvini minaccia‘.
“E secondo te, Salvini, io sono felice di vivere così da 11 anni? Da più di 11 anni. Ho la scorta da quando ho 26 anni, ma pensi di minacciarmi, di intimidirmi? In questi anni sono stato sotto una pressione enorme, la pressione del clan dei Casalesi, la pressione dei narcos messicani. Ho più paura a vivere così che a morire così. E quindi credi che io possa avere paura di te? Buffone”.