Omicidio colposo plurimo, crollo colposo, disastro e lesioni. Sono queste le accuse contestate ai 5 indagati rinviati a giudizio nell’inchiesta del Tribunale di Rieti sul crollo delle due palazzine ex Iacp-ex Ater di piazza Augusto Sagnotti ad Amatrice (Rieti).
Nel sisma del 24 agosto 2016 morirono 18 persone e ne rimasero ferite 3. Il processo avrà inizio il prossimo 19 settembre. A processo andranno Ottaviano Boni, 79 anni, all’epoca direttore tecnico della Sogeap, impresa appaltatrice dei lavori; Luigi Serafini, 84, amministratore unico della Sogeap; Franco Aleandri, 84 anni, presidente pro-tempore dell’Istituto autonomo case popolari (Iacp); Maurizio Scacchi, 63, geometra della Regione-Genio Civie e Corrado Tilesi, 85 anni, all’epoca assessore ad Amatrice.
Crolli Amatrice, le accuse agli indagati
Altre 4 persone non sono più perseguibili in quanto morte da tempo. Secondo le conclusioni delle indagini tecniche e degli accertamenti condotti dai pm Rocco Gustavo Maruotti e Lorenzo Francia, le due palazzine furono costruite con materiali inadeguati, pilastri troppo sottili, armature esigue e calcestruzzo a bassa resistenza.