Il Parma adesso trema davvero. La Procura Federale ha confermato le indiscrezioni raccolte dalla Gazzetta dello Sport, deferendo i tesserati Emanuele Calaiò e Fabio Ceravolo e, di conseguenza, anche la società per responsabilità oggettiva in merito ai messaggi inviati dai due giocatori ai colleghi dello Spezia De Col e Masi.
La procura ha riscontrato gli estremi per il tentato illecito sportivo, e adesso il Parma rischia una penalizzazione rispetto al campionato appena concluso, che potrebbe stravolgere la classifica della stagione regolare di Serie B.
“Non abbiamo ancora ricevuto nulla in merito al deferimento. Lo abbiamo appreso dai mezzi di informazione e questo lo trovo scandaloso, prima sarebbe stato corretto informarci. In ogni caso noi eravamo e restiamo assolutamente tranquilli”. L’amministratore delegato del Parma, Luca Carra, ha commentato così ai microfoni dell’Adnkronos la notizia del deferimento in arrivo per il club e i suoi due giocatori Emanuele Calaiò e Fabio Ceravolo. “Se andremo a processo ci difenderemo e siamo convinti che dimostreremo la nostra innocenza“.