“Chi è causa del suo mal pianga se stesso. Il destino mostra le false teorie nella vita e dove la salute scompare la falsità avanza”. Questa la terribile risposta di Eleonora Brigliadori a un utente in un post in cui veniva ricordato il servizio di Nadia Toffa. L’inviata e conduttrice de Le Iene aveva parlato delle cure alternative alla chemio proposte proprio dalla Brigliadori.
Il post subito rimosso (ma salvato dagli utenti) ha scatenato però l’indignazione del popolo del web tanto da spingere la produzione di Pechino Express ad escluderla dalla rosa dei concorrenti della prossima edizione a cui avrebbe dovuto partecipare con il suo nome d’arte Aaron Noel insieme al figlio Gabriele Gilbo.
“A seguito delle dichiarazioni recentemente rese sul web dalla signora Eleonora Brigliadori – si legge in nota della Rai – Rai2 ha deciso di non far partecipare la stessa al programma Pechino Express – Avventura in Africa. Le suddette dichiarazioni sono, infatti, in evidente contrasto con la missione e i valori di servizio pubblico della Rai, con il codice etico aziendale e con la linea editoriale della Rete. Pertanto la coppia Madre e Figlio (Eleonora Brigliadori, in arte Aaron Noel e Gabriele Gilbo), non farà parte del cast”.
Ma la Brigliadori non ha accettato la decisione della Rai e sempre a mezzo social ha fatto sapere: “Nonostante le violente polemiche che si sono scatenate sul Web, da qualche giorno a questa parte, e che sono totalmente inappropriate ed infondate comunico – si legge in un post – che mi presenterò regolarmente e contrattualmente, insieme a mio figlio Gabriele, nel luogo prefissato e comunicatoci, già da tempo, quale punto di raduno per la partenza del programma televisivo Pechino Express. Nel corso del programma stesso avrò modo di chiarire che non ho inteso offendere nessuno ma esprimere il mio parere, ben conosciuto, per altro, su di una materia così delicata”.
Eleonora Brigliadori da tempo infatti promuove, spesso anche da ospite in programmi tv, il “metodo Hamer” basato sul rifiuto della chemioterapia, della radioterapia e dei vaccini a favore dell’autoguarigione.
Foto da Twitter