La Procura Federale è pronta a emettere i deferimenti, e il Parma trema. L’inchiesta avviata in seguito alla denuncia da parte dei giocatori dello Spezia Alberto Masi e Filippo De Col, che nella settimana precedente l’ultima di campionato avevano ricevuto messaggi con inviti a “tirare indietro la gamba” da parte dei colleghi ducali Calaiò e Ceravolo, sta chiudendo la sua prima fase, e non sembra destinata all’archiviazione.
La legislazione federale, infatti, non distingue tra l’illecito tentato e quello compiuto, e pertanto le conversazioni WhatsApp, pur se non seguite da una vera e propria combine, sono sufficienti per dar luogo a imputazione nei confronti dei due giocatori parmensi, che verranno deferiti.
Qualora le richieste della Procura venissero accolte in giudizio, le sanzioni verrebbero a cadere sulla stagione appena conclusasi, con il concreto rischio di veder saltare la promozione in Serie A del Parma. Tutta da verificare però la situazione, anche alla luce della gestione del caso Frosinone-Palermo.